Cianèl n°5.. da "ciana".. che in toscano significa pettegolezzo..cucire il vestitino addosso alla gente insomma!
avete presente le signore con le sedie davanti all'uscio di casa che parlano parlano guardano e riparlano..
ecco QUI da oggi "la si fà questo di mestiere"!!!

domenica 25 settembre 2011

New York New York

New York è la città delle contraddizioni: del caldo tropicale sulle pensiline della metropolitana e del freddo glaciale dell’aria condizionata dentro i vagoni, dei grattacieli altissimi e splendenti del financial district e delle tipiche villette a tre piani in mattoni rossi: le brownstones del Greenwich Village, delle lunghe limousine nere che faticano a svoltare nei vicoli della city e degli homeless che trovano rifugio sulle panchine di central park, New York è la città delle certezze: se sei giovane, capace e rampante Manhattan ti saprà ricompensare, è la patria della meritocrazia, delle oppotunità, delle occasioni e degli incontri, New York è la città dei sogni: ti fa camminare col naso all’insù, e girare la testa, ti seduce con le sue mille luci ed i mille appuntamenti da mettere in agenda, ti attrae con l’arte, ti conquista col cibo, ti lusinga con lo shopping, finchè non le cadi ai piedi adorante e cieco come tutti gli innamorati ...questo e' un vecchio post, recuperato dal vecchio blog, un ricordo a cui tengo troppo per lasciarlo sotto la polvere di un blog ormai chiuso...

venerdì 23 settembre 2011

quando il tragitto diventa viaggio

succede che un giorno ti rubino la bicicletta...
succede che il giorno dopo ti smantellino tutti i parcheggi gratuiti della stazione..
succede che mentre leggi il giornale sul tuo scomodo e lurido sedile del treno ti accorgi che il paese sta andando a rotoli
ed è lì, in quel preciso istante, in quella bolla spazio temporale che concludi che no, questo non è il luogo, nè il modo, nè il tempo in cui vuoi vivere..e d'improvviso il tragitto diventa viaggio, il vicino di sventura il tuo migliore amico, il capotreno che inveisce contro l'ennesimo portoghese senza biglietto un avventuroso safari fotografico, Silvestri che urla Monetine dall'ipod il miglior accompagnamento acustico, la Stampa diventa il tuo fumetto preferito e Vanity fair una lettura da intellettuali, e fuori dal finestrino scheggiato il Mondo, quello sporco, quello a pagamento, quello di cui ti vergogni ma del quale nel tuo tragitto diventato viaggio non ti devi interessare, preoccupare, non devi viverlo devi solo guardarlo scorrere.. da dietro il vetro

... e poi il treno si ferma... e tu scendi dai sogni